Contrabbassista jazz dalle risorse illimitate, Ron Carter è un artista dalla leggendaria reputazione. Epitome di classe ed eleganza, Carter (Ferndale, Michigan 1937) è tra i più grandi accompagnatori jazz di tutti i tempi con una prodigiosa tecnica che lo rende un brillante musicista e un artista di livello stellare. Dopo essersi avvicinato allo studio del violoncello e della musica classica all’età di dieci anni ed avere incontrato numerose difficoltà a causa di stereotipi razzisti, Carter decide di dedicarsi allo studio del contrabbasso e di trasferirsi a New York. Qui, nel 1963, entra a far parte del Miles Davis Quintet, nel quale rimane fino al 1968. Successivamente, nei primi anni Settanta, il contrabbassista suona nel New York Bass Choir e nel New York Jazz Quartet assieme a Michael Legrand e ad artisti come Hubert Laws, Stanley Turrentine e George Benson. Nel 1976, insieme al pianista Kenny Barron, al bassista Buster Williams ed al batterista Ben Riley, Carter forma il suo primo quartetto, nel quale, come solista, utilizza uno strumento di sua invenzione: si tratta di un basso “Piccolo” che ha un’accordatura più alta del basso standard che gli permette di emergere nella sezione ritmica. Nel 1986 vince un Grammy per Best Instrumental Composition per il brano “Call Sheet Blues”, dall’album colonna sonora del film Round Midnight (1985). Nel 1994 Carter vince un secondo Grammy per il suo contributo nell’album A Tribute to Miles (1994) e successivamente firma un contratto per la Blue Note con cui pubblica The Bass and I (1997), SoWhat (1998) e Orfeu (1999). Nei primi anni Duemila, Carter rimane attivo come musicista, pubblicando numerosi album in studio e tributi a famosi jazzisti: degni di nota sono sicuramente When Skies Are Grey (2001), Stardust (2002) un tributo al bassista Oscar Pettiford e Dear Miles (2006). Nel 2011, Carter intraprende un progetto di big-band creando la Ron Carter’s Great Big Band con cui suona gli arrangiamenti di Robert M. Freedman e collabora con il pianista Mulgrew Miller e il batterista Lewis Nash. Nel 2012, Ron Carter viene incluso nella Down Beat Jazz Hall of Fame e successivamente, insieme al batterista Gerry Gibbs, pubblica due album Thrasher Dream Trio (2013) e We're Back (2014). Nel febbraio 2020 Carter si esibisce in Italia, per due serate speciali, al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo e nel settembre 2021 al Blue Note di Milano con il suo Foursight quartet.